giovedì 8 giugno 2017

Intervista a Melissa Spadoni


Buongiorno carissimi lettori,
oggi ospiteremo Melissa Spadoni e i suoi lavori.
Ecco l'intervista ;)




    
·        Chi è Melissa nella vita di tutti i giorni?
Chi sono? Solo una semplice ragazza che nonostante gli anni sogna ancora a occhi aperti come una ragazzina, che ama leggere e che sogna di fare la scrittrice da grande.

·        Se dovessi definire i tuoi libri con tre aggettivi quali useresti?
Spero DIVERTENTI; ROMANTICI; SINCERI

·        Come nasce un tuo libro? Viene prima la trama o i personaggi?
Di solito io parto da una piccolissima idea, dalla quale lentamente estrapolo la trama e insieme anche i miei personaggi. Le creo sempre in contemporanea, perché entrambe evolvono insieme.

·        Sei una scrittrice metodica o ti lasci trasportare dall’ispirazione?
Vado molto a ispirazione. E a giornate purtroppo. Posso passare settimane dove lavoro come un treno su una trama per poi impantanarmi per giorni, maledicendo questo e quell’altro. Spesso abbandono la suddetta trama per lavorarne a una nuova. Non ci so proprio stare senza scrivere, è più forte di me!

·        Pensi che la “passione” sia un fattore importante nei tuoi libri?
Se intendi la mia “passione” per scriverli, dico di sì... se intendi quella tra i miei personaggi... bè! Non può esserci amore senza una bella passione secondo me!

·        La tua famiglia legge i tuoi lavori? Cosa ne pensa?
No. Non li legge. Li comperano tutti, ma non li hanno ancora letti. Credo che aspettino periodi di totale relax per leggerseli tutti in una volta! Povera me...

·        La critica più bella e la più cattiva che hai ricevuto su un tuo libro.
La più bella forse è quando mi si dice che hanno letto il mio libro tutto d’un fiato, o che comunque faticavano a staccarsene, perché vuol dire che la storia funziona. Che sono riuscita a creare qualcosa che riesce a rapire e coinvolgere totalmente il lettore. Ed è bellissimo a mio avviso. Le più brutte sono quelle fatte appositamente per ferire, dove di costruttivo non hanno assolutamente nulla. Come quando mi hanno lasciato una recensione negativa avendo esclusivamente letto la sinossi del libro in questione. O quando mi hanno detto che era meglio che preparavo una crostata invece di scrivere. Ma uno incassa, porta a casa e si concentra su una nuova storia, no?

·        Tra i personaggi dei tuoi libri ce n’è uno che ami alla follia? Raccontaci.
Sono molto legata a Autumn di Non Sono Un Angelo e anche a Barbara di Afire Love, perché in entrambe c’è molto di me. Ma forse, il personaggio che proprio mi è rimasto dentro e del quale sono più “orgogliosa” è senza dubbio Tessa della mia The Season Trilogy. Lei è me all’88%. Cocciuta. Sognatrice. Amante dei biscotti Oreo. E con parecchia sfortuna in fatto di uomini... fino all’arrivo di quello giusto, ovvio!

·        Hai all’attivo 10 romanzi con delle cover, a mio dire mozzafiato. Ti affidi a qualcuno per idearle?
A parte per i miei primi due romanzi, Lasciati Amare e Non Sono Un Angelo, dove da neofita di questo mondo dei self mi ero disegnata io le Cover, normalmente mi affido alle Muse Grafica. Loro hanno creato tutte le mie copertine della trilogia, le quali io adoro. E anche quella nuova per Non Sono Un Angelo. Mentre per Afire Love ho collaborato con un’altra bravissima grafica, Winterly Graphics.

·        Rispetto al tuo primo romanzo, pensi che sia cambiato il tuo stile?
Sì, molto. Ma credo sia inevitabile. Come per ogni cosa, esercitandoti, studiando... nel nostro caso leggendo altri libri... e crescendo, il modo di scrivere muta con te. E io riconosco che tra Lasciati Amare e Afire Love c’è tantissima differenza. E ne sono felice. Significa che sto crescendo! E spero migliorando.

·        Afire love è il tuo ultimo romanzo, ti sei basata su una storia reale? Come sono nati Bamby e Ren?
Afire Love è una storia tutta inventata. Solo la città è reale! Purtroppo per me non conosco pompieri sexy come Lorenzo e Alex! A parte le cavolate... la storia di Ren e Bamby è nata per caso un paio di anni fa. Volevo scrivere di due grandi amici che erano convinti di non provare nulla l’uno per l’altra. La storia di un’amicizia vera e bellissima. In fondo, quale ragazza non sogna di avere un migliore amico con il quale si ha un rapporto così profondo e duraturo? Poi la trama si è evoluta nel corso del tempo, delle prove e dei tentativi. All’inizio non avevo pensato di scrivere un chicklit, ma alla fine mi era parso il solo modo per raccontare di quei due pazzi!

·        Hai qualche aneddoto da raccontarci? Qualcosa che ti è capitato durante la stesura di qualche tuo libro?
Un aneddoto? Vediamo... potrei raccontarvi di quando, qualche anno fa, agli inizi di questa avventura, stavo felicemente ricopiando al computer la brutta di un mio racconto. Ero gasata perché in una giornata ero riuscita a ricopiare la bellezza di 6 capitoli, l’equivalente circa di un centinaio di pagine, quando mi si blocca Word e mi si chiude tutto. Quando sono riuscita a riaprirlo vi ho ritrovato solo un capitolo e mezzo dentro... il portatile era vecchio, come vecchia era la versione di Word, quindi non faceva dei gran salvataggi automatici e io ero un po’ sbadatella, quindi salvavo solo quando decidevo di fare basta. Ma ora non mi frega più! Ora salvo ogni volta che mi allontano dalla tastiera e a ogni capitolo completato!

·        La prima cosa che pensi una volta terminata la stesura di un romanzo.
Più che pensare, la prima cosa che sento è un coro di angeli e il suono di dolci campane che festeggiano l’arrivo di questo fantastico traguardo. Ma dura pochi minuti, perché subito penso che la storia fa schifo e che dovrei buttarla. Faccio così ogni volta! E spesso lo penso anche nelle fasi successive alla prima stesura.

·        Domanda che piace fare a tutte voi scrittrici: CE o self?
Se me lo avessi chiesto un anno fa ti avrei risposto self. L’esperienza che ho avuto con la mia prima CE è davvero pessima. Mi hanno lasciata completamente allo sbaraglio in un mondo nuovo, nel quale io non sapevo come muovermi. Ma ora, grazie a due nuove CE molto valide a mio avviso, ti dico che mi piace fare un po’ e un po’.

·        Progetti futuri? Ci sono generi che vorresti esplorare e provare a scrivere?
Mi piacerebbe molto scrivere uno Urban Fantasy. A dire il vero una mezza idea ce l’avrei anche, ma la cambio una volta al mese, buttando via pagine su pagine di capitoli già scritti. Sarà un parto molto complesso, ma è mia intenzione riuscirci! Anche perché fino a quando non l’avrò fatta uscire questa idea mi darà il tormento, lo so.

·        Tre cose che per te non possono mancare in un “buon” libro.
Credo che a un buon libro non deve mai mancare una scrittura scorrevole, una trama che sappia tenerti incollato alle pagine e personaggi creati così bene da sembrarti veri.

·        Il primo libro che ti ha rubato il cuore e perché.
Orgoglio e Pregiudizio. Avevo 14 anni più o meno e non riuscivo a smettere di leggerlo perché ero troppo affascinata da Liz... così ostinata, testarda, e per nulla la classica ragazza che si faceva mettere i piedi in testa da nessuno. Soprattutto dagli uomini. E per quel periodo era una cosa assai rara. Mi aveva conquistato questo suo lato! Non era la classica ragazza tutta moine! E poi mi piaceva troppo leggere i suoi battibecchi con mister Darcy! Ho tifato per loro dal primo incontro!

·        Fai un saluto a “L’angolo books di Berta”.
      Un super bacione a “L’angolo books di Berta” e grazie di cuore di questa opportunità.

     Alla prossima,
Berta ❤


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